Telelavoro
di Antonio Zulani
Del telelavoro si parla poco anche perché si tratta di una realtà ancora poco diffusa nel territorio nazionale. In questo articolo si analizzano i principali aspetti positivi e quelli negativi di questa modalità lavorativa.
In questi anni il telelavoro si sta diffondendo anche nel nostro paese e sembra utile proporre alcune riflessioni, di natura psicologia. Il telelavoro ha aspetti positivi e negativi da esaminare al fine di divenire piu consapevoli sull’utilità del suo inserimento in azienda.
Aspetti positivi del telelavoro
Il telelavoro, per certi aspetti, presenta diversi vantaggi sia per l’azienda, sia per chi lo svolge.
Volendo presentarne i due principali si può partire da una ricerca dell’Universitá di Stanford che ha mostrato come i dipendenti dei call canter cinesi producono il 13% in più lavorando a casa.
Accanto a questa utilità strettamente aziendale si può proporne una anche favorevole al lavoratore e al suo benessere. Alvin Tomer, infatti, asserisce che il telelavoro ha la funzione di ricollocare la casa al centro della vita del lavoratore. In questo senso favorisce il mantenimento delle relazioni con i familiari, spesso rese difficili dalla lontananza dell’azienda del luogo dell’abitazione. Tutto ben dunque!
Criticità del telelavoro
Non è proprio così perchè il telelavoro determina un significativo ostacolo verso tutti quei rapporti informali che sono l’essenza della vita di ogni azienda. Ciò non solo dal punto di vista sociale, ma anche produttivo. Infatti le chiacchiere informali possibili nei corridoi e di fronte alla mitica macchinetta del caffè. Sono situazioni che spesso diventano fonte di nuovi stimoli ed idee. Aspetti che rappresentano un’occasione di crescita per l’azienda e per il singolo lavoratore.
Telelavoro come occasione di crescita.
È ben vero che possono esserci tanti altri momenti di condivisione e che questi rapporti possono esse sostituiti con i mezzi informatici (pensiamo all’utilizzo di Skype, alle teleconferenze, eccetera). Ma, in questi casi, si tratta di sessioni di lavoro pianificate, mentre la storia di molte aziende di successo mostra come siano le interazioni spontanee e non pianificate ad essere alla base delle più significative innovazioni.
Infatti, il lavoratore che sta iniziando a sviluppare un’idea trova molto più semplice e agevole condividerla informalmente con qualche collega, piuttosto che provocare su di esse una riunione cha abbia anche una minima parvenza di ufficialità.
Telelavoro in sintesi
Sulla base di queste considerazioni crediamo si possa dire che il telelavoro ha una sua utilità, sia per l’azienda sia per il lavoratore. Nei casi in cui prevede mansioni ripetitive e di basso livello, mentre può giungere ad impoverire lo sviluppo di idee e di spunti innovativi in quelle aziende Che credano nella fondamentale funzione dell’innovazione.
Anche per il lavoratore vi sono degli indubbi benefici psicologi in quanto molte ricerche dimostrano come il vivere fianco a fianco con i colleghi “reali” riveste due funzioni importanti. Da un lato fornisce un mezzo di apprendimento dall’esperienza e dal confronto reciproco. In secondo luogo, ha la funzione di accrescere il senso di fiducia reciproca e quello di autoefficacia soggettiva. una solidarietà che risulta di estrema importanza nei momenti di crisi, che nessuna forma di telelavoro potrà mai consentire.