
5 W
La regola delle 5 W è considerata la regola principale dello stile giornalistico anglosassone, ma può, insegnarci molto anche nelle relazioni quotidiane.
Le 5 W
Le cinque W indicano che per redigere una notizia è fondamentale che ogni articolo, fin dal suo inizio rispetti, le seguenti regole:
- Who? [«Chi?»]
- What? [«Che cosa?»]
- When? [«Quando?»]
- Where? [«Dove?»]
- Why? [«Perché?»]
Le 5 W nelle relazioni
Noi che ci occupiamo molto di quanto il pregiudizio arrivi a determinare e a condizionare il giudizio che diamo dei comportamenti delle altre persone (vedi i link degli altri contributi in merito: pregiudizio – pregiudizio e ascolto) pensiamo che questa regola giornalistica possa avare un suo senso anche in tante altre circostanze.
Un po’ come nel giornalismo costruiamo delle vere e proprie narrazioni circa i comportamenti degli altri. Una ricostruzione artificiale che ci permette di mettere ordine nella nostra visione del mondo.
Ma troppo poco ci chiediamo, ad esempio, se il protagonista avesse avuto veramente l’opportunità di comportarsi diversamente.
5 W contro il pericolo del moralismo
Certamente possiamo pensare, perfino auspicare, che tutte le persone che ci circondano, o almeno in quelle che riconosciamo come parte del nostro mondo, si comportino seguendo le regole morali. Che poi, non a caso, seguano le nostre stesse regole morali.
Ma non è così e giudicarli diversi da noi non ci aiuta a gettare un ponte di ascolto e comprensione.
Questo non vuole essere l’auspicio di una totale giustificazione di ogni comportamento, ma quello della comprensione, del “perché” che uno dei primi passi offerti affinché l’altro possa avere la possibilità di cambiare, se i suoi comportamenti ci hanno disturbato o offeso