Bene e male

Bene e male

A volte è difficile esser consapevoli della differenza tra #bene e #male.consapevoli. Questo anche perché esiste una forza interiore, inconscia e che non controlliamo. Questo toglie ogni certezza in questa direzione.

Cinque opere letterarie sono illuminanti.

Amleto

Lo spettro del padre lo informa di essere stato ucciso dallo zio che poi ha sposato sua madre. Non appare chiaro fino a che punto Amleto sia consapevole dell’esistenza di questo omicidio. Certamente, come canta Vasco Rossi, é alla ricerca di un senso alla sua vita dopo questa notizia. Ma Amleto un senso non lo troverà. Non lo troverà perché la strategia che utilizzerà per fare in modo di dare un significato al sogno è quello di affidarsi a una compagnia di saltimbanchi per rappresentalo. Dalla reazione dello zio Laerte e della madre Clitennestra lui ritiene di leggere la verità della cosa: passa, così, dal sogno a un piano di realtà. Che poi sfocerà nel dramma finale, senza permettergli di pensare di non avere un futuro.

 Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde

“Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde” di Stevenson. Il tema centrale è quello del “doppio” e del rapporto tra bene e male in cui l’esistenza di questa ambivalenza assume l’evidenza che in Amleto troviamo solo tra le righe.

Il dottor Jekyll pensa, attraverso una pozione di sua invenzione, di poter gestire e liberare la parte migliore di Sè e di allontanare la peggiore. Quale straordinario progresso per l’umanità mettere sotto controllo le istanze negative. L’esperimento fallirà fino a trasformarlo, anche fisicamente in un bruto, dedico alla violenza, fino all’assassinio. Jekyll scoprirà con orrore di non riuscire a controllare la parte peggiore di Sè e si ucciderà. La parte più interessante del racconto é che Jekyll scoprirà lentamente questa realtà in una sorta di diario postumo. Senza un attento e faticoso lavoro di incontro, conoscenza e elaborazione della nostra storia siamo destinati a fallire, senza l’illusione di controllarle con la forza del sapere cognitivo ciò che facciamo.

Il processo 

Josef K. viene arrestato. Non se ne conosce il motivo, né la procedura che seguirà il processo. Si tratta di un grande viaggio onirico popolato, come i nostri sogni quotidiani, di personaggi surreali. Un sogno che si concluderà tragicamente: K che sarà prelevato da due uomini per essere portato in una cava dove verrà giustiziato. Quello che accade a K, i personaggi che affollano la vicenda, appartengono a quel mondo nel quale non esiste separazione tra bene e male, tra vita e morte, tra colpa e innocenza. Kafka ci ricorda che dobbiamo accettare di non riuscire a dare senso e a controllare tutti gli aspetti della nostra vita.

Il ritratto di Dorian Grey

Ne “Il ritratto di Dorian Gray” di Oscar Wilde, Basil, l’autore del ritratto che fisserà per sempre l’eterna giovinezza del protagonista, gli fà una predica, nel tentativo di riportarlo sulla retta via., Ma Dorian lo uccide senza provare rimorsi. Qui appare la negazione della differenza tra bene e male. Una sorta di diniego distruttivo pur di non accettare la sfida del cambiamento.

Dracula

La negazione del male la troviamo qui nella modificazione dell’identità e financo delle competenze professionali. Il medico-stregone olandese riduce la sua scienza a pratiche magiche: lungi dal curare una malattia, si assume il compito di combattere la presenza di esseri soprannaturali di origine demoniaca. Da medico si trasforma in esorcista ridotto a pestar paletti nel cuore dei cadaveri, a far circoli di ostie consacrate e a seminare crocefissi e puzzolentissimi fiori d’aglio. Tutto perché è più facile immaginare che il male abbia la sua residenza in Transilvania, piuttosto che in ognuno di noi. Come se non ci fosse noi una distinzione tra bene e male.