Sul sito di ConfProfessioni è uscito un nostro articolo sul meccanismo della reciprocità che ci spinge ad acquistare un prodotto perché ce lo hanno fatto assaggiare.
La reciprocità è un meccanismo individuato da Robert Cialdini. Secondo Cialdini quando qualcuno compie un gesto gentile nei nostri confronti, ci sentiamo in dovere di contraccambiare. Di qui la spinta ad acquistare una confezione di quei biscotti che una gentile signora ci ha fatto assaggiare al supermercato. Da questo punto di vista la reciprocità appare come un meccanismo pericoloso per la nostra libertà.
Reciprocità come opportunità.
Ma la reciprocità non è solo un meccanismo dal quale guardarsi per evitare di sentirsi in debito con gli altri. Si tratta anche di un principio che ha permesso all’umanità di sopravvivere. I nostri antenati hanno imparato, infatti, l’utilità di spartirsi cibo, abilità e competenze all’interno di un intreccio di obblighi reciprocamente in seguito anche codificati.
Reciprocità e Covid.
In questa fase dell’emergenza Coronavirus stiamo sperimentando la forza di questo principio. Indossare una mascherina è un potente segno di attenzione e gentilezza verso gli altri e fa scattare (reciprocità) la stessa attenzione nei nostri confronti. Lo possiamo vedere lungo le strade: se indossiamo correttamente la mascherina, facilmente chi incrociamo sarà spinto a fare lo stesso.
Reciprocità e sicurezza.
Proprio l’esperienza che stiamo vivendo attraverso le misure “gentili” di protezione reciproca per la pandemia ci indicano una strada poco esplorata. Progettare gesti di attenzione e gentilezza reciproca che mostrino il nostro interesse per la sicurezza altrui. Questo spingerà l’altro, sulla sita del bisogno di contraccambiare, ad assumere atteggiamenti corrispondenti. Non certo a imitare direttamente i nostri: non è questo l’obiettivo. Ma a entrare attivamente in quel meccanismo di reciproco sostegno che, come abbiamo visto precedentemente, è stato alla base dello sviluppo dell’umanità.
La reciprocità non è solo una trappola, ma una strada per lo sviluppo della sicurezza reciproca. Come attivante progettarla è il risultato della collaborazione tra psicologi e responsabili della sicurezza aziendale.