Gestire lo stress
di Antonio Zuliani
Gestire lo stress è un obiettivo della vita quotidiana. In buona parte esso è utile, ma quando supera certe soglie diviene dannoso. Tra le strategie più efficaci per diminuire la presenza dello stress negativo c’è il rapporto con il cavallo.
Lo stress
Lo stress è una realtà della vita quotidiana. Il più delle volte si tratta di una reazione che favorisce l’adattamento alle sfide che si presentano, ma altre volte, in modo infido e clandestino, arriva a determinare condizioni emotive e cognitive negative. Ricordiamo che lo stress, pur non essendo una malattia, può essere la causa avviante di condizioni che diventano patologiche. A fronte di questa situazione si articolano strategie sempre più attente per aiutare le persone a far fronte alle conseguenze derivanti da una continua esposizione alle situazioni stressanti.
Il rapporto con il cavallo
Vediamo alcune delle motivazioni che fanno del rapporto con un cavallo una strategia per gestire lo stress. Una delle condizioni che caratterizzano lo stress è l’ipervigilanza che causa nella persona. Si tratta di una situazione per cui la persona vive costantemente come si trovasse in uno stato di allarme esagerato con conseguente attivazione fisiologica. Il cavallo in questo contesto può assumere una sorta di natura protettiva attraverso la calma che lo contraddistingue. Ciò avviene perché il cavallo quando vive una condizione di ipervigilanza lo fa in riferimento a situazioni esterne concrete, aiutando l’uomo a comprendere la natura immaginaria delle sue reazioni.
Un secondo aspetto confortante è legato all’autenticità del rapporto con il cavallo che può incoraggiare la gestione della rabbia e del dolore legate spesso alla difficoltà di vivere appieno e fare tesoro delle esperienze rilassante che proprio il cavalcare favorisce. Ciò è accresciuto dal fatto che si tratta di un’esperienza vissuta all’aria aperta e a contatto con la natura.
Il cavallo e le emozioni
Il cavallo favorisce l’espressione delle emozioni più nascoste perché asseconda e capisce il cavaliere aiutandolo così a rendersi conto di quello che sta intimamente provando. Proprio il cavallo, infatti, percepisce lo stato d’animo di chi lo monta e, quindi, fornisce con il suo comportamento un utile feed back alla persona. In relazione a quanto detto il cavallo aiuta la persona a stabilire rapporti “sani” perché sa accettare la persona per quello che è senza le sovrastrutture culturali che spesso determinano lo stress negativo. Questo aiuta le persone ad abbandonare i modelli malati che possono far leggere eventi alla fin fine normali, come fossero patologici.
Il senso di autoefficacia
L’esperienza di guidare un cavallo aumenta la consapevolezza del senso d’aiuto efficace della persona, messa a dura prova dallo stress, proprio attraverso la percezione di sentire di riuscire a condurre un animale più grande e forte di lei. Questa sensazione aumenta nella misura in cui la persona percepisce i propri progressi che, a partire dalla paura iniziale dell’animale, lo portano a guidarlo fino al galoppo. Infine, andare a cavallo rafforza tutti i muscoli e favorisce un’attività muscolare equilibrata e armoniosa. Si può concludere che veramente andare a cavallo aiuta a gestire lo stress.