Esercitazioni annunciate o a sorpresa
di Antonio Zuliani
Da molte parti si ritiene che la esercitazione a sorpresa sia più efficace, rispetto a quella annunciata, al fine di testare veramente la risposta prevista dal piano di emergenza. Ciò deriva dalla preoccupazione che annunciare un’esercitazione ne tolga parte dell’efficacia. Il tema richiede una riflessione più ampia. In primo luogo l’esercitazione a sorpresa spesso non può essere attivata per una serie di ragionevoli motivi, tra i quali: la presenza di lavorazioni pericolose o la possibilità, si pensi alle strutture sanitarie, di determinare danni alle persone coinvolte, e così via. Queste considerazioni suggeriscono l’idea che le esercitazioni debbano essere per la massima parte necessariamente preannunciate. Ciò non toglie che le stesse possano avere tutte le caratteristiche atte a soddisfare il motivo di fondo per cui vengono organizzate: verificare le procedure di emergenza in atto. Vediamo alcune delle attenzioni che possono rendere un’esercitazione preannunciata assolutamente efficace: Uscire dalla logica della singola esercitazione, che rischierebbe di essere ripetitiva, per programmare un piano di esercitazioni che focalizzino via via aspetti diversi del piano di emergenza; Introdurre, pur nella programmazione annunciata, delle variazioni di scenario inattese (ad esempio il malore di un membro della squadra di emergenza, una porta che non si apre, l’interruzione della catena di comando ecc.) tali da creare un’interferenza rispetto alle routine di evacuazione attesa; Predisporre un piano di osservazione, con i relativi strumenti di supporto, in grado di intercettare l’accaduto con la maggior fedeltà possibile; Condurre un’analisi approfondita dei dati osservativi emersi. Con queste attenzioni l’annuncio dell’esercitazione non toglie valore ai dati che possono essere raccolti, anche perché un’esercitazione a sorpresa, se non osservata e analizzata con le attenzioni sopra suggerite, rischia di essere del tutto inutile all’interno di un sistema di miglioramento continuo della sicurezza.