In questi tempi di pandemia si vedono postate sui social molte immagini. Alcune, indipendentemente dalla motivazione di chi le inserisce fanno pensare che forse si tratti di una scelta infelice.
Mi riferisco alle immagini di persone che si fanno ritrarre nel momento o subito dopo la vaccinazione contro il Covid.
Sono certo che per la maggior parte si tratti di un tentativo di testimoniare la bontà della scelta vaccinale.
E se fosse una scelta infelice?
Ma, ed è qui il dubbio sulla possibile scelta infelice, non sono così sicuro che questo sia effetto ottenuto?
Anche perché l’immagine è spesso monca di un dato fondamentale. Per quale motivo proprio quella determinata persona ha avuto l’opportunità di vaccinarsi? Il fatto che quella persona abbia avuto l’opportunità di vaccinarsi per il lavoro che svolge o per i rischi ai quali è sottoposto non appare automaticamente dalla foto postata. Chi posta le foto spesso pecca di autoreferenzialità, ritenendo che tutti sappiano chi è. Il fatto che lo sappia chi posta la sua foto non significa che lo debba sapere anche chi la vede.
Attenzione alle azioni divisorie
C’è il concreto rischio che queste immagini attivino non la testimonianza di una scelta etica, ma la presenza di un privilegio. Certamente non è l’intenzione di chi posta la propria foto, ma è quello che può apparire a chi vorrebbe essere vaccinato, ma non può.
Qui non stiamo parlando dei cosiddetti no-vax, che mai saranno convinti da queste immagini. Qui stiamo parlando di tutti quei cittadini che si stanno chiedendo, con ansia, quando sarà loro concessa la stessa opportunità. Se la parola “opportunità” si trasforma in “privilegio” ecco che quell’immagine, al di là delle intenzioni, diviene divisoria. Aspetto quanto mai negativo a fronte dell’idea, che ci stiamo facendo, che dalla pandemia si esce tutti assieme.
Questo accade anche a causa di una mancanza di chiarezza sul piano vaccinale nazionale. Ma anche per il fatto che le singole regioni stanno facendo scelte diverse in questa direzione.
Proprio il fatto di essere all’avvio del processo vaccinale, che non si riesca ancora a comprendere perché risultino vaccinate centinaia di migliaia di persone che non dovrebbero esserlo, dovrebbe indurre a maggior cautela.
In questa direzione ritengo che ogni immagine che possa apparire divisoria a chi la guarda divisoria andrebbe evitata: proprio una scelta infelice.