
Pensiero controfattuale
Il pensiero controfattuale, spesso presente a causa di una situazione di emergenza e del Disturbo Acuto da Stress si riferisce alla capacità di immaginare condizioni contrarie alla realtà di fatto
Pensiero controfattuale e realtà
Confrontare ciò che è accaduto con ciò che sarebbe potuto accadere è un’attività frequente nella vita quotidiana.
Risulta utile nel processo di spiegazione e valutazione degli eventi e viene attivato anche per piccole cose del tipo “Se avessi comprato B invece di A, avrei risparmiato”.
Di fronte ad un avvenimento molto doloroso questo pensiero è molto forte e la tendenza a paragonare situazioni e ipotesi diverse aumenta notevolmente del tipo “Se quel giorno non fosse successa quella cosa, ora non mi troverei in questa situazione”.
Pensiero controfattuale e dolore
Il ricordo doloroso, se troppo spesso stimolato, può portare a questo tipo di pensiero (si fantasticano ipotesi differenti rispetto a quando è successo e si finisce per crederci). La tendenza a rimuginare favorisce il rimanere invischiati in questo circolo vizioso.
In altre situazioni entra in gioco il senso di colpa che riguarda il comportamento avuto durante l’emergenza, in specie quando la persona ha la sensazione di essersi occupata della propria salvezza di un’altra persona.
Qui non si tratta di situazioni collegate alla sfera dell’immaginario, ma a concreti comportamenti che la persona può aver assunto in queste circostanze e di cui ha vergogna: avere pensato solo alla propria salvezza, non avere fatto un determinato gesto, essere fuggita, e così via.
Come contrastare il pensiero controfattuale
Di fronte a queste situazioni ricordare genericamente che a chiunque può accadere di comportarsi in questi modi è utile, ma non sufficiente.
Sembra più opportuno assumere un atteggiamento di calda comprensione dei sentimenti provati e della sofferenza che comportano ed evitare di riportare l’attenzione su quanto è accaduto se non lo fa l’interessato.
Può essere opportuno ricordare che questo pensiero arriva ad assumere anche una certa utilità. Essere vittima di un evento critico fornisce un senso di impotenza e di paura paralizzante: la persona si sente come proiettata in un mondo nel quale tutto appare governato da situazioni impreviste e incontrollabili.
Vantaggio secondario
Riprendere su di sé una parte della responsabilità ha il significato di recuperare un certo grado di controllo sulla situazione che restituisce un ruolo attivo e permette di predisporre strategie di adattamento a quanto è avvenuto.
Aiuta a superare il senso di impotenza, che altrimenti governerebbe ogni pensiero e che proietterebbe un’ombra inquietante anche su di un futuro predominato dalla passività e dall’impossibilità di controllare gli eventi.